Vedere da una Prospettiva Superiore (tratto da Stazione Celeste)

Vedere da una Prospettiva Superiore (tratto da Stazione Celeste)

vedere da
una prospettiva superiore
i “tempi finali”

“[…] Non esistono disgrazie nel vostro mondo fisico: tutto è stato accuratamente orchestrato. Ed anche se possono esserci circostanze e aspetti della condizione umana che forse trovi orripilanti, sappi che gli individui in causa hanno scelto proprio quelle circostanze per illustrare, a se stessi, il tema in cui ciascuno era più profondamente implicato sul piano dell’anima. Ciascuno ha accettato volontariamente di pagare il prezzo in termini di sofferenza al fine di trascendere il bisogno di continuare a sperimentare l’incarnazione a quei livelli.

Una volta manifestata la lezione e acquisita la comprensione, semplicemente non c’è più bisogno di continuare un’incarnazione, anche se la forma fisica è ancora capace di mantenersi in vita. Essenzialmente, quella vita è completa, che termini nell’infanzia o nella vecchiaia. L’obiettivo di un’incarnazione fisica non è la longevità, ma il compimento, piuttosto, dello scopo della propria vita.

Gli eventi catastrofici subiti da numerose popolazioni in lontane regioni del globo indicano il rilascio di massa di un’energia che è stata liberata dalla necessità di continuare in condizioni oppressive. Avendo vissuto alcuni degli “orrori” di quelle circostanze, questi esseri hanno trasceso il bisogno di ripeterne l’esperienza. Essi s’impegnarono volontariamente a vivere queste condizioni, pienamente coscienti del prezzo da pagare e della liberazione che ne sarebbe risultata.

Gran parte dei cosiddetti “cambiamenti terrestri” furono scenari orchestrati precisamente per fornire tali occasioni. Vivendo infatti alcune di queste esperienze più insidiose, è possibile effettuare salti quantici di coscienza. E questa è una scelta fatta da molti che cavalcheranno la cresta di alcune di quelle onde.

Altre parti della vostra popolazione non saranno assolutamente sfiorate da questo genere di circostanze. Sarete voi, di cui molti sono sintonizzati con le conoscenze superiori rese anche largamente accessibili in quest’epoca, a trascendere completamente il bisogno di essere vittime di qualunque manifestazione di sconvolgimento ambientale. I vostri terremoti e maremoti si producono dentro di voi, e sperimentate ugualmente le devastazioni della fame e delle malattie – simbolicamente.

A voi non è richiesto di pagare il prezzo supremo di abbandonare il vostro corpo fisico in cambio della lezione appresa, come ad altri in altri posti del mondo. Il prezzo che molti di voi hanno accettato di pagare è molto più caro di quello. Perché avete osato esporvi all’annichilazione di praticamente tutto uno stato d’essere che vi ha tenuto imprigionati per intere vite in schemi frustranti. Non si possono sottovalutare le devastazioni di tale esperienza. Ed è proprio nella misura in cui alcuni si erano impegnati a mantenere quello stato che hanno dovuto affrontare le energie del cambiamento.

Avete accettato questi impegni deliberatamente – pienamente coscienti del trauma che, venuto il momento, ne sarebbe risultato. Ma eravate anche pienamente coscienti della possibilità di trascendenza che si sarebbe realizzata esponendosi a tali sconvolgimenti. E avete esercitato il vostro potere di scelta. E avete pregato dal profondo della vostra anima che vi fosse permesso di attraversare esattamente ciò che state attraversando per avere la possibilità, infine, di liberarvi da quello che è stato il vostro schema di vita e gustare ciò che è veramente lì dentro di voi.

Le profezie che riguardano questi tempi di trasformazione non sono qualcosa da temere: sono possibilità offerte a quelli che sono abbastanza fortunati da essere toccati dalle sacre energie che le portano. Sono le svolte formidabili cui aspirate in quanto anima. Sono il dono della liberazione.

I cosiddetti “Tempi Finali”, che attirano ora l’attenzione di parecchi, non sono tanto una fine in senso fisico, quanto una trascendenza delle limitazioni poste dalla prospettiva lineare. La fine che può sopraggiungere nella vita fisica di molti non è l’obiettivo degli eventi che possono causarla. Piuttosto, è la via d’accesso a un altro livello d’esperienza, in forma fisica o no.

Quello che viene a completarsi in questo “qui ed ora” sono gli intensi schemi di compensazione karmica che furono applicati vibratoriamente in un sistema che persisteva ed era essenzialmente ineludibile. Modificando la base vibratoria attraverso cui si è perpetuato quest’aspetto di realtà, gli esseri hanno ancora una volta la possibilità di esercitare il loro libero arbitrio e di vivere pienamente la loro vita nel momento dell’Adesso. Integrando la frequenze superiori ed elevando la propria vibrazione, si può estendere in maniera significativa la gamma delle opzioni per sperimentare la Vita a livelli di realtà dove le condizioni sono meno difficili.

Interpretati unicamente in senso letterale, i “Tempi Finali” potrebbero indicare che “il mondo giunge alla fine”. Potrebbe sembrare così a quelli che hanno scelto di essere presenti in tali realtà al sopraggiungere di questi tempi. Ma la coscienza della maggior parte di voi non sarà più focalizzata a quei livelli. E neppure saprete che stanno davvero avvenendo cataclismi dove eravate prima. Perché non sarete più “lì” a sperimentarli. Sarete ascesi da quella sfera di realtà. E sperimenterete una variazione vibratoria superiore sul tema di quegli eventi profetizzati.

Dal punto di vista di osservatori distanti – alcune delle cosiddette guide che filtrano l’informazione per molti di voi –, le condizioni osservate da lontano sembrano svolgersi al momento previsto. Perché quello che è stato profetizzato si basa unicamente sul risultato logico e prevedibile di combinazioni di variabili, che sono tutte schemi d’energia. E questi schemi possono tuttora essere percepiti dal punto di vista di quelli che osservano da una distanza che è extraterrestre e forniscono commenti.

Comunque, queste forme di coscienza sono capaci solo di percepire il livello di realtà con cui esse sono vibratoriamente allineate. Quello che non possono sentire è ciò che ciascuno di voi veramente percepisce come la propria realtà in ogni dato momento, e che è basato unicamente sul vostro stato d’essere vibratorio. Così, il livello di realtà cui possono riferirsi osservatori appartenenti ad altri mondi non è necessariamente quello di cui farete l’esperienza.

Un’antica profezia non è precisa che al momento del tempo in cui il veggente ha avuto la visione. Dalla prospettiva di certi momenti del passato, sembrava probabile che certi avvenimenti si manifestassero come realtà. Poiché il libero arbitrio della coscienza collettiva attuale ha esercitato il proprio potere di co-creare la propria realtà, quel risultato può benissimo modificarsi in molti modi. E la probabilità che certe profezie si realizzino come previsto è, nel migliore dei casi, minima, perché la coscienza collettiva è cambiata. E la realtà che ne è il riflesso è, di conseguenza, cambiata.

Sappi che in quest’epoca di trasformazione tutto è possibile. Il copione si riscrive di nuovo, secondo la vostra volontà di accettare i vari cambiamenti che sopravvengono in ciascuno di voi. La vita, in questo tumultuoso periodo della “storia”, si definisce secondo la capacità di ciascuno di distaccarsi dal bisogno di controllare il processo. Aggrapparsi alle reti di sicurezza del passato annichilisce energeticamente la vostra capacità di restare a galla nelle tempeste e di sfruttare le potenti correnti venute per farvele attraversare.

Quelli di voi ossessionati dalle predizioni del “peggior scenario” che abbondano attualmente nella vostra realtà, si sono creati un test affascinante. Hanno scelto infatti di percepire la visione che un tempo apparve sullo schermo mentale di un altro essere, oppure, in alternativa, di sperimentare un’espressione superiore della realtà, concepita solo per loro, non ancora rivelata.

Il proverbiale salto cieco della fede presuppone di essere capaci d’ignorare quello che la mente logica strombazza. Perché quella logica è spesso basata su paure rafforzate da dolorose esperienze del passato. In quest’epoca, quel passato – e tutte le regole fondamentali che comportava – non è più assolutamente rilevante.

Sei certamente libero di scegliere o no di credere a profezie basate sulla paura. Si tratta di un’altra delle affascinanti variabili che puoi scegliere d’inserire nel tuo copione come tua saga dei “Tempi Finali”. E osservarti nelle tue contorsioni mentali per cercare di capire può sicuramente far parte di quest’esperienza.

Ma arriva spesso un momento, al culmine della disperazione, in cui invochi una tregua. E ti ritiri dal ciclone dell’illusione che turbina attorno a te. E scopri, dopo tutto quel dramma, che la quiete interiore è ancora lì che aspetta. Non se ne è mai andata. Tu te n’eri andato. Ed hai sparpagliato dietro a te un caos di tracce confuse, per poter ritrovare, quando tutto il resto fallisce – come è inevitabile – la strada di casa. “

Estratto da:

UNO
Sperimentare l’Unità con Tutto Ciò Che E’
di Rasha
[Edizioni Stazione Celeste]

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