All’Amore fa bene….l’amore

All’Amore fa bene….l’amore

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Tratto da “Il Vangelo Esseno della Pace”

«… E l’amore è più forte della morte.».

«Se anche io parlo le lingue degli uomini e degli Angeli, ma non ho amore, io sono come un ottone sonante o un tintinnante cembalo. Se ho il dono della profezia e conosco tutti i segreti e tutta la saggezza; se ho una fede forte come la tempesta che solleva le montagne, ma non ho amore, io non sono nulla. Se anche io elargisco tutti i miei averi per nutrire i poveri e dò tutto il fuoco ricevuto da mio Padre, ma non ho amore, non ne ricavo alcun profitto.

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All’amore fa bene….. l’amore

All’amore fa molto bene l’amore più di ogni altra cosa, però ci sono periodi nella vita che l’idillio sì da per scontato. Io definisco l’amare un impegno, e ho espresso lo stesso concetto nelle altre relazioni che ho scritto mantenendo lo stesso filo conduttore per analizzare l’amore e le sue manifestazioni. La parola impegno, secondo me, definisce in maniera completa quello che si dovrebbe fare per mantenere sempre vivo un rapporto d’amore. L’innamoramento, la passione iniziale con tutte le sue palpitazioni si attutiscono quando si entra nella routine di tutti i giorni. Tutti i problemi della vita trasformano e istaurano nuovi equilibri che vanno ridiscussi giorno per giorno. Ma c’è una cosa fondamentale: mai perdere l’obiettivo dell’impegno in amore. Mai dare tutto per scontato e guadagnare l’amore giorno per giorno. E’ un lavoro paziente, faticoso dove non puoi mai abbassare la guardia: ne sono perfettamente cosciente. Ma bisogna avere delle priorità e scegliere in cosa ci si vuole realizzare nella vita. Mi sono occupata di quello che può aiutare la coppia in un rapporto e ora vorrei analizzare quello che non fa bene all’amore, per renderlo più visibile e chiaro.

L’idea di scrivere questa relazione mi è venuta dopo una profonda crisi sentimentale. Mi sono allora chiesta dove ho mancato e che errori ho commesso. Mi sono detta che sbagliare è umano, ma perdonare è divino. Mi sono rimboccata le maniche e mi sono messa al lavoro per rinascere e imparare di nuovo a vivere il mio rapporto di coppia. Io vivo la mia vita come un insegnamento continuo e mi sono chiesta cosa dovevo imparare da questa nuova situazione.
E’ impensabile pensare che le colpe siano solo da una parte e anche i transiti sinastrici dei partners parlano chiaro. Non c’è mai una posizione di un pianeta mettiamo per esempio un saturno che quadra venere di uno, senza un giove opposto alla venere dell’altro o un plutone in opposizione a venere da tempo, vista la lentezza del transito. Per me il caso non esiste e tutto ha una motivazione. L’astrologia come al solito è perfetta perché viaggia sempre con la lente di ingrandimento e mette a fuoco, anche quello che noi non vogliamo vedere.

Mi sono chiesta cosa dovrebbe essere importante per la coppia. E come punto di partenza mi sono detta che se ci sono due persone che per una serie di motivi scelgono di fare un percorso insieme si crea senza ombra di dubbio un’altra struttura: La coppia. Lei è il Progetto, una vita vissuta insieme, un quotidiano, una gioia e a volta un problema, ma comunque un’entità a se stante. Come se fosse un figlio. Sappiamo che per analizzare la coppia in astrologia consideriamo per una Lei i suoi pianeti maschili traducendo l’uomo ideale e se è un Lui i suoi pianeti femminili per capire il suo immaginario femminile. Prendendo i due temi natali consideriamo la loro sinastria che a parer mio tinge quella coppia di quel certo colore, e dai reciproci aspetti planetari ci indica “dove” le due persone dovranno impegnarsi perché le differenze non rimangano sterilità o se potranno beneficiare di impensabili affinità che li uniscono. Con il loro tema integrato possiamo meglio comprendere il “perché” di quella coppia, qual è il senso della loro unione e un certo percorso che li accomuna.
Ma se immaginiamo idealmente che una coppia forma una terza entità, possiamo anche imparare che non abbiamo nell’altro un antagonista e che tutto quello che si fa in coppia va a salvaguardia nel bene comune. La coppia in astrologia è nella 7 casa, quella della Bilancia. Come nel simbolismo del segno la difficoltà principale è mantenere l’equilibrio tra i due piatti della Bilancia mantenendo equità senza forzature da ambo le parti. Questo si può ottenere solo se non si da’importanza a quanto uno dei due offre nel mantenere il rapporto. Ricordando sempre che il fine comune è: la nostra unione e il suo benessere. Della serie “Chi ha più buon senso lo adoperi: ma per tutti e due”.

Quando si ragiona d’amore forse perché quando ci si innamora si sta in uno stato di grazia particolare, non si considera che l’altro oltre ad essere la luce dei nostri occhi è una persona con un’età, un passato, una storia, un’educazione, una famiglia, un segno zodiacale diverso da nostro e un tema natale con delle specificità che creano delle divergenze tra il nostro modo di essere e il suo.
Ecco che non comprendere questo e non ricordarlo in ogni momento può essere una causa di problemi. Quando l’altro vuole effusioni che noi in quel momento non tolleriamo, per mille nostri motivi, ricordiamo di “DI CHI E’”. Magari è del segno del Cancro con una Venere in Cancro e il bisogno empatico di una coccola è più pressante di ogni nostra motivazione del tipo….”ma ti sembra questo il momento?” Vedere l’altro come qualcuno staccato da noi, con delle sue soggettive esigenze e rispettarle, significa veramente amarlo. Lo so che è difficile, e non sto solo teorizzando. Dico che è difficile perché lo provo in prima persona tutti i giorni, visto che io HO DECISO DI AMARE una persona diversa da me anni luce in tutto e per tutto. L’altro è la mia settima casa lontano dalla mia prima. Lontano addirittura da quello che la mia settima casa indica e che io immagino dovrebbe essere il mio partner ideale. Pensare che lui debba essere come noi lo vorremmo e’ pura utopia e resta tale. Per quanto si ama o si è pensato di amare, non si può e non si deve non accettare le nostre differenze.

Ormai è assodato e sappiamo tutti che ci innamoriamo per proiezione e la persona per cui palpitiamo ci riflette parti di noi che non ci riconosciamo, ma che sono in noi. E’ proprio questo l’aggancio e questo diventa anche lo scopo di quella coppia. Conoscere quella parte di noi. Magari è quel Nettuno che non ci concediamo e poi lo sperimentiamo con un partner pieno di fantasia, ma confuso, privo di logica e sempre maldestro. Che ci confonde, che non ci da’ un senso di sicurezza, ma che al contrario ci fa vivere quotidianamente con la sensazione “che tutto può succedere, cosa altro potrà accadere?”. Forse però non ci soffermiamo a capire che siamo noi ad essere troppo rigidi, magari severi, controllati in maniera esagerata, programmati al millesimo di secondo. Un rapporto con un partner così probabilmente ci vuole insegnare che comunque niente e nessuno può controllare alcunché e che l’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Quando le proiezioni cadono ci accorgiamo che abbiamo visto quello che ci piaceva vedere, che abbiamo idealizzato e che la realtà è ben diversa.

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Credo che questo sia il momento più importante in una storia d’amore perché è il momento più vero. Dobbiamo capire che noi siamo stati attori principali di questa commedia e che siamo stati complici di questa illusione. Ora dobbiamo fare il passaggio più importante: Scegliere. Scegliere di amare veramente. Usare Venere e Saturno, ma anche l’elemento Aria del segno della Bilancia e decidere. Affrontare quello che anche il segno non vorrebbe fare mai, ma che è l’unica cosa indispensabile per cominciare veramente ad amare.
Forse non abbiamo mai pensato alla scelta come una profonda manifestazione di libertà, che presuppone anche l’assunzione della propria responsabilità su quello che uno vuole. Venere nella 7 è in un segno d’Aria, figlia di Urano signore dell’11. L’amore non si può esprimere se non è scelto, voluto, desiderato. Se non c’è la libera scelta c’è la costrizione, l’imposizione, la coercizione che non portano da nessuna parte e non creano amore.
Parliamo d’amore, ma non sappiamo bene di cosa stiamo parlando.
A volte non riusciamo nemmeno a comprendere l’esatto significato di un “ti voglio bene”. Voglio il tuo bene, che tu stia bene perché solo così sto bene anche io e sento che ti amo. Praticamente provare il piacere di amare, nel dare provare gioia.

Mentre se cadiamo in problematiche plutoniane di gelosia e possesso, in quelle nettuniane di sacrificio e vittimismo, in quelle saturnine di controllo e dominio o in quelle uraniane viste nel lato peggiore di scadente opportunismo in situazioni di comodo, stiamo percorrendo una strada pericolosa dove l’altro ci risponderà, ma solo per paura, ricatto emotivo, fragilità caratteriale e mancanza di fiducia in se stessi o ci ripagherà con la stessa nostra moneta come spesso succede, senza che uno se ne accorga.
Ognuno ama a modo suo, perché ognuno ha le sue fragilità, i suoi bisogni a volte irrisolti, le sue carenze di autostima. Sempre l’astrologia può venirci in aiuto mettendo a fuoco prima il nostro modo di intendere l’amore e poi il modo del nostro partner. Spesso si pensa erroneamente che una storia d’amore sia tipo un film, una fiaba, una magia, un sogno o una grande passione, ma tutto ciò anche se bellissimo è solo l’inizio di un incontro, ma non significa amare veramente.
Mi dispiace avere un atteggiamento realista, ma credo che illudersi porti solo delusioni. Mentre invece è proprio la mancanza di un serio impegno che fa franare il castello. E l’impegno che io intendo è quotidiano, realistico, razionale, saturnino.
Quando ci accorgeremo che i profumi dell’innamoramento cominciano a diventare odori un poco più persistenti, dovremmo cominciare a ragionare un momento…che anche noi non siamo primule.
Siamo pieni di difetti in quanto umani. Nessuno è perfetto, e noi per primi. L’amore vero è la caduta di ogni proiezione, di ogni illusione, di ogni sogno e nella realtà del quotidiano la nostra storia ci appare per quello che è, a volte anche una gran fatica.
In questo mondo materiale tutto è faticoso. Le cose non ci vengono regalate, ma immaginando che vogliamo coltivare un gran bel giardino, non dovremmo fornirci sicuramente di pazienza, tempo, costanza e impegno prima di vedere un risultato ottimale? E naturalmente non potremmo mai e poi mai dimenticare di annaffiare questo bel prato ogni giorno, se no tutto morirebbe.

C’è uno sbaglio non indifferente che spesso si fa nelle coppie. Si pensa che con il tempo l’altro cambierà. Effettivamente tutti nella vita cambiamo e se passiamo da una vita da soli, a una vita in due sicuramente ci dovremmo adattare ad una nuova realtà e vivendo ci saranno moltissimi cambiamenti. Quello però che voglio sottolineare è che sarebbe molto più proficuo accettare quelle differenze, che sono naturali. Comunque astrologicamente ho visto molte più coppie formate da persone opposte avere attrazione l’uno dell’altra, che simili. Quando conosciamo quell’uomo che ci sembra il nostro principe azzurro cerchiamo di renderci conto che lo abbiamo voluto vedere noi con quel vestito azzurro, e che nel tempo quando comincia a trasformarsi in rospo non potremmo ritrasformarlo e renderlo quello che noi desideriamo, perché comunque è una persona fatta a modo suo. Cambiare l’altro è una mania più che altro femminile, ma che rimane comunque un’illusione.

Uomini e donne sono diversi e soffrono per cose diverse. Le donne vorrebbero sempre essere corteggiate perché sono esseri venusiani e amano sentirsi desiderabili e seducenti, gli uomini da marziani quali essi sono, non sopportano di essere ignorati e trascurati. L’abitudine, la sicurezza che quel rapporto è scontato portano irrimediabilmente verso la noia. Poi sarà abbastanza possibile che avvenga un tradimento, perché gli interessi si spostano da un’altra parte e paradossalmente quello può essere anche il momento che si rivalutano le situazioni e si scopre di amare ancora il nostro partner.
Non bisogna essere uguali per essere felici, bisogna accettarsi e rispettarsi nella nostra diversità. Magari apprezzare il fatto che l’altro dice o fa cose diverse, magari uno è la mente e l’altro il braccio, uno è più propositivo e l’altro è più accondiscendente, uno è fantasioso e l’altro è razionale.
Io sono in prima casa, l’altro è la mia settima, vedete che siamo opposti anche nello zodiaco???
Se io donna sono Venere sono nei segni di Bilancia e Toro e l’uomo Marte è in Ariete e Scorpione e siamo perfettamente opposti zodiacalmente, lo siamo anche nelle esaltazioni degli stessi pianeti poiché Venere è esaltata in Cancro e Marte lo è in Capricorno.
Questa opposizione zodiacale rafforza ancora di più in me l’idea che è giusto essere diversi. Anche perchè uomini e donne lo sono, come recita un libro di successo veramente gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, due pianeti completamente differenti. Non essere uguali non vuol dire incompatibili. Dobbiamo solo capire che è un dato di fatto.
La cosa importante invece è condividere i valori. E quindi andare verso obbiettivi comuni.
Condividere anche che ognuno ha bisogno dei suoi spazi, e non sempre si desiderano le stesse cose entrambe. Io per esempio non rinuncerei mai all’astrologia. Pensate che sia facile stare con qualcuno che fa l’astrologa a volte anche di domenica? Ecco che mi sono scelta un uomo con valori cancro e toro. Così con la sua tenerezza e pazienza cerca di sopportarmi, certo come può!!!

Ho comunque voglia di credere che qualcosa si possa fare e che venga in aiuto alle incomprensioni di coppia, anzi io la vedo proprio come una soluzione.
Qui mi riaggancio all’argomento principale di questo Congresso su Mercurio e le sue 1000 sfaccettature e lo penso da mercuriale quale sono, perchè credo molto nell’uso della parola.
Mi riferisco alla comunicazione perché è una cosa che le coppie fanno poco e male. Ne ho avuto molteplici riscontri proprio nei miei consulti di coppia. Mentre invece mi sono sempre chiesta se abbiamo la parola perché non la usiamo al meglio…magari proprio per parlarci. In fondo dobbiamo solo essere diretti e sinceri, è vero che ci mettiamo alla prova, ma allo stesso tempo misuriamo il riscontro della controparte. Ovviamente è uno sforzo che deve essere fatto in comune, perché in questo caso spesso sono più gli uomini a chiudersi a riccio e a non volere il dialogo, pensando che non affrontare il problema sia un modo di risolverlo.
Ho sempre pensato che se le cose vanno per un bene comune non importa chi fa il primo passo, soltanto che bisognerebbe prima fermarsi, fare un respiro profondo come consigliano gli insegnanti di PNL prima di prendere la parola e attaccare la spina del cervello (un poco più difficile per l’emotivi segni d’acqua e per l’impulsivi segni di fuoco, un pizzico più facile per gli altri) per formulare il discorso in modo chiaro e semplice, evitando ricatti affettivi e minacce, strumentalizzazioni e manipolazioni. Poiché noi comunichiamo con il nostro Mercurio e con gli aspetti che fa, visto che ci occupiamo di astrologia, guardiamo il Mercurio del nostro compagno e come è messo. Proviamo a cercare di avere il suo stile comunicativo, noi abbiamo la conoscenza astrologica dalla nostra e possiamo trovare il modo migliore per farci capire.
Bisognerebbe avere molta fiducia e buona fede e credere alle cose che l’altro vorrebbe comunicarci. Essere aperti e leali, stiamo lavorando per il bene comune, ricordate? Dargli la possibilità di usare il suo Mercurio, aprendo noi il nostro Giove. Non possiamo comprendere le cose come l’altro le sente, le vive, se non stiamo ad ascoltare le sue motivazioni. Cerchiamo di essere propositivi senza perdere di vista il fatto che poiché siamo diversi dobbiamo necessariamente ascoltare il punto di vista dell’altro e lui deve sforzarci di comunicarcelo per fare chiarezza.

Una coppia è un po’ come una cellula, che si rinnova tutti i giorni e cambia. Allora mi chiedo cosa può creare l’amore nel futuro se non paradossalmente la libertà individuale di volere stare in coppia scegliendosi giorno per giorno e la consapevolezza di voler comunicare con il proprio compagno in modo costruttivo. Se la coppia evolve, tutta l’umanità evolve e la terra fa un salto quantico. Non possiamo essere tutti dei Buddha, ma nel nostro piccolo possiamo costruire un mondo migliore anche dall’interno delle nostre case. Con ogni goccia si fa un oceano, abbiamo questo dovere morale nei confronti dei nostri figli. Proviamo a consegnargli un mondo migliore. Una coppia è un’unione, una separazione è guerra.
Come disse Gandi «Siate voi stessi il cambiamento che vorreste vedere nel mondo».

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