Quante volte

Gennaio 24, 2022 on 12:09 pm | In Affinita' d'anima, Corpo-Spirito, Emozioni, Evoluzione, Olistico, Pensieri, Spirito-Corpo, Voglia di cambiare
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di Tich Nhat Hanh

Quante volte quel “chi sono”
Questo corpo non sono io,
non sono limitato da questo corpo.
Sono la vita senza confini.
Non sono mai nato,
e non sono mai morto.
Guarda gli oceani infiniti e i cieli pieni di stelle,
manifestazioni dalle basi della coscienza.
Fin dall’inizio del tempo sono stato libero.
Nascita e morte sono solo porte attraverso le quali passiamo,
soglie sacre nel nostro viaggio.
Nascita e morte sono un gioco a nascondino.
Quindi ridi con me,
tienimi per mano,
permetti che ci diciamo addio,
dirci addio, per rivederci presto.
Ci incontriamo oggi.
Ci rivedremo domani.
Ci incontreremo alla fonte ogni momento.
Ci incontriamo in tutte le forme, sulle miriadi di sentieri della vita.

Il nostro corpo somatizza

Maggio 28, 2021 on 10:00 am | In Affinita' d'anima, Buono a sapersi, Corpo-Spirito, Olistico, Salute, Spirito-Corpo
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Il nostro corpo somatizza nella sua materia quello che lo spirito subisce in tutta la nostra anima, quello che il nostro inconscio tace, lo urlano le nostre malattie dolori e malesseri. La malattia è un conflitto tra la personalità e l’anima.
Quando ti manca calore affettivo, basta una minima frescata di vento freddo e subito prendi un raffreddore. Il raffreddore “cola” quando il corpo non piange. Forti mali di schiena (ovvio non causati da un peso caricato male) ti dicono che stai subendo un dolore, porti con te un peso un trauma una tristezza immensa; il mal di gola “tampona” ti assale sicuramente quando hai tanti dolori da sfogare ed afflizioni da dire e non hai con chi confidarti. Quando una persona non la sopporti, non la digerisci e la devi sopportare ti viene acidità allo stomaco, le coliche spesso sono rabbie accumulate che non riesci a sfogare.

Il diabete “invade” quando la solitudine ti attanaglia. Il cancro ti divora come l’odio che corrode l’amore mancato. Il corpo ingrassa quando sei insoddisfatto o dimagrisci quando ti senti logorato. Dubbi preoccupazioni ansietà ti portano via il sonno e soffri di insonnia. Se non trovi un senso alla tua vita la pressione del cuore rallenta o accelera quindi ipotensioni e pressioni alte al cuore sono sbalzi che ti condizionano l’umore e le forze. Il nervosismo aumenta i respiri, come se ti mancasse l’aria, donde dolori al petto ed emicranie (molti fumatori prendono aria extra dal fumo fatidico ed effimero che li rilassa in maniera compensatoria ma illusoria) La pressione “sale” quando la paura imprigiona.

Quando ti senti sopraffatto di un problema che sei ai limiti, allora la febbre ti assale, le frontiere dell’immunità sono all’erta. Le ginocchia “dolgono” quando il tuo orgoglio non si piega. le artrosi vengono quando la tua mente non si apre, sei troppo rigido e i muscoli ti si contraggono. I crampi indicano che stai subendo una situazione ai limiti della sopportazione. La stitichezza ti indica che hai residui nel tuo inconscio, hai segreti che ti otturano (quanta merda ci teniamo dentro che non è utile) e non trovi chi ti comprenda senza giudicarti. la diarrea è un atto di difesa dell’organismo che vuole eliminare ciò che percepisce come dannoso (come il vomito) vale per i virus ma anche per le situazioni, i sentimenti… forse chi ha diarrea non riesce a trattenere o assimilare.

La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando cammino. Ascolta il tuo corpo ed impara a guarire con il tuo spirito, non c’è altra medicina che la tua stessa natura non possa darti. E’ ovvio che non generalizziamo, non è un catalogo farmacologico ma una linea guida… chi una preoccupazione la somatizza nella testa (emicrania) chi nello stomaco (indigestione). E i bambini? pur innocenti sono spugne emotive e recepiscono ogni energia negativa di chi li sta accanto, non per caso i bambini più sani sono quelli che crescono in famiglie unite ed amorose. L’amore è vita, dunque qualsiasi mancanza d’amore produce in noi morte: psichica, mentale, emotiva e alla fine anche fisica.

Fonte: Web

Insegnami l’arte dei piccoli passi

Giugno 25, 2020 on 9:53 am | In Affinita' d'anima, Amore, Bellezza, Buono a sapersi, Corpo-Spirito, Cose carine, Emozioni, Evoluzione, Olistico, Spirito-Corpo, Tratto da.......
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tratto da “il Piccolo Principe” Antoine de Saint- Exupèry

Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi. Non chiedo miracoli

o visioni, ma la forza per vivere ogni giorno.

Rendimi attento e creativo, così da fare tesoro

nel momento migliore delle conoscenze

e delle esperienze che mi capita di vivere.

Rafforza le mie scelte

nella gestione del mio tempo.

Fammi sentire ciò che è essenziale

e ciò che è secondario.

Ti chiedo forza, autocontrollo e misura

e di non lasciarmi trascinare dalla vita,

ma di sapermi organizzare con saggezza

nel corso della giornata.

Aiutami ad affrontare il futuro immediato

nel miglior modo possibile e a riconoscere

il presente come il più importante.

Fammi riconoscere con lucidità

che la vita è accompagnata da difficoltà

e fallimenti, che sono un’opportunità di

crescita e maturazione.

Rendimi un uomo capace di raggiungere

coloro che sono sprofondati nello sconforto.

Non darmi ciò che voglio,

ma ciò di cui ho bisogno.

Insegnami l’arte dei piccoli passi.

Così sia.

ASTROLOGIA E ALIMENTAZIONE

Giugno 10, 2020 on 6:34 pm | In Amici, Astri, Astrologia, Corpo-Spirito, Donne, Emozioni, Evoluzione, Olistico, Pensieri, Salute, Segni zodiacali, Spirito-Corpo
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di Stefana Cozzula

Il rapporto tra l’astrologia e l’alimentazione, che a livello personale si riferisce sempre all’analisi del tema natale individuale, è un argomento che ha sempre destato forte interesse in me al punto di essere oggetto dei miei studi sin dall’inizio del mio approccio a questa meravigliosa disciplina.
Non ho mai abbandonato gli studi alimentari in astrologia e credo, anzi sono convinta, che sia uno di quegli argomenti in cui non si smette mai di studiare, approfondire, fare ricerca, esaminare casi.
Questo complesso argomento tocca diversi microargomenti del settore nutrizione, che però hanno alla base lo stesso antico principio per cui il benessere dell’organismo sia “semplicemente” il risultato dell’equilibrio energetico-umorale del nostro corpo.
Ognuno ha il proprio a seconda delle caratteristiche di partenza, caratteristiche che ovviamente si rinvengono nel tema natale.
Di contro, ne segue che, quando anche semplicemente non ci sentiamo in forma sino ad arrivare ad uno stato di malattia, significa che il nostro organismo stia reagendo a qualcosa che ha rotto l’equilibrio organico di base.
Ed uno dei microargomenti che ritengo molto interessante, anche solo come spunto di riflessione, è la teoria per cui ogni segno zodiacale ha un suo sale minerale, a seconda delle sue caratteristiche, che non può e non deve mancare nella sua alimentazione, come se fosse la “giusta benzina” per lui, il sale minerale a lui più appropriato.
Ed i sali minerali in questione sono i 12 SALI DI SCHUESSLER, uno per ogni segno zodiacale.

Il dr. SCHUESSLER era un medico omeopata tedesco, vissuto nell’800, che nei suoi percorsi di studi determinò la presenza di dodici sali inorganici all’interno del corpo umano e attribuì loro una grande importanza nella fisiologia delle cellule componenti l’organismo. E fin qui ciò è confermato anche dalla scienza medica.
Ma Schuessler si spinse oltre, arrivando ad ipotizzare che questi dodici sali inorganici fossero in grado di ripristinare le normali funzioni cellulari che si alterano in presenza di malesseri o addirittura patologie, impiegandoli per il trattamento di diversi disturbi. Da qui il nome di questa specifica terapia, inventato dallo stesso Schuessler, di “terapia biochimica”.
Inutile dirvi – doveroso però farlo – che la scienza medica a tutt’oggi non accetta né riconosce la validità e l’efficacia di questa terapia, affermando in sintesi che la somministrazione di questi sali, a causa delle diluizioni omeopatiche, ha una concentrazione talmente bassa che risulta del tutto inefficace a compensare importanti carenze nell’organismo.
Eccezione in realtà non conferente in quanto, come precisò lo stesso Schuessler, non sono utili per compensare eventuali carenze saline, ma servono per inviare informazioni alle cellule dell’organismo allo scopo di aiutarle a rimediare agli squilibri di sali minerali che si possono verificare, dando origine a disturbi e malattie. La somministrazione dei sali di Schüssler, inoltre, stimolerebbe le cellule dell’organismo ad assorbire e utilizzare correttamente i sali inorganici assunti con la dieta, favorendo la c.d auto-guarigione delle cellule.

Ora, senza soffermarsi più di tanto sulle eccezioni sollevate dalla scienza medica che mantengono ovviamente la sovranità scientifica, visto che l’astrologia NON PUO’ e NON DEVE MAI sostituire la medicina, le diagnosi mediche e le terapie mediche, ciò che mi interessa condividere con voi è l’interessante teoria che vede attribuito ad ogni singolo segno zodiacale il sale minerale più adatto dei 12 sali di Schuessler.
Lui usava il criterio dell’analisi visuale per stabilire il o i sali da somministrare.
L’astrologia ne ha derivato uno studio rapportando tale analisi e le funzioni di ogni singolo sale minerale alle caratteristiche precipue di ogni segno zodiacale.

Ne è derivata la seguente tabella, dove per facilità vengono elencati anche alcuni dei cibi contenenti quel determinato sale minerale:

1) ARIETE: FOSFATO DI POTASSIO o KALIUM PHOSPHORICUM utile a contrastare i sintomi di stanchezza, debolezza, spossatezza, mal di testa, insonnia (lattuga, spinaci, carote, mele, limoni). Da accostare assunzione di carni bianche.
2) TORO: SOLFATO DI SODIO o NATRIUM SULFURICUM, utile per tutti i processi depurativi dell’organismo, per regolare la ritenzione idrica e contrastare la flatulenza (barbabietole, cetrioli, spinaci, zucca, cavolfiori). Si consiglia di limitare molto il consumo di dolci. Usati anche in caso di problemi al fegato, alla cistifellea, pancreatite, itterizia.
3) GEMELLI: FOSFATO ACIDO DI CALCIO o CALCIUM PHOSPHORICUM, utile per rinforzare la struttura ossea ed in generale in tutti casi in cui c’è bisogno di sostegno strutturale (uova e latticini). Da accostare assunzione di proteine, fibre, zuccheri e carboidrati.
4) CANCRO: CLORURO DI POTASSIO o KALIUM CHLORATUM, utile soprattutto per infiammazioni delle mucose con secrezioni dense e bianche, ma anche delle articolazioni e delle guaine tendinee (frutta e verdura). Da accostare assunzione di iodio (pesce).
5) LEONE: FOSFATO DI MAGNESIO o MAGNESIUM PHOSPHORICUM, utile per spasmi muscolari e crampi, ma anche per coliche, insonnia, agitazione (cereali integrali, piselli, fagioli, fichi, datteri, mandorle, noci, nocciole, cacao amaro). Da accostare assunzione di vitamina C. Limitare molto il consumo di grassi e zuccheri.
6) VERGINE: SOLFATO DI POTASSIO o KALIUM SULFURICUM, utile in tutti i casi di infiammazioni croniche, ma anche per ferite che faticano a guarire (formaggi, manzo, farine integrali, mandorle, cicoria). Non deve mancare lo yogurt.
7) BILANCIA: FOSFATO DI SODIO o NATRIUM PHOSPHORICUM, è il sale che regolarizza l’equilibrio acido-basico, utile per iperacidità gastrica, eccesso di acido urico (gotta) e per disturbi digestivi in generale (carote, asparagi, fragole, pesche, uva, mandorle). Da accostare assunzione di rame (lattuga, ravanelli, cetrioli, ostriche). Salse e dolci vietati.
8) SCORPIONE: SOLFATO DI CALCIO o CALCIUM SULFURICUM, è un rimedio antinfiammatorio in grado di stimolare la crescita cellulare, utile soprattutto per ascessi, brufoli e per tutti i processi suppurativi in cui vi è fuoriuscita di pus (uva, prugne, amarene, fichi, senape, aglio e cipolla). Da accostare pollame e pesce.
9) SAGITTARIO: ACIDO SILICICO o SILICEA, ha la caratteristica di mantenere l’elasticità di capelli, pelle e unghie, utile quindi per unghie e capelli fragili, unghie con crescita irregolare, invecchiamento prematuro della pelle, perdita di capelli, acne e foruncoli (fragole, prugne, fichi e ciliegie). Da accostare assunzione di vitamina B. Vietati cibi speziati.
10) CAPRICORNO: FLORURO DI CALCIO o CALCIUM FLUORATUM, contenuto in particolare all’interno dei denti, utile per trattare tutti quei disturbi in cui vi è una perdita di elasticità dei tessuti, ad esempio per denti con smalto delicato, smagliature, rughe, cicatrici, screpolature, varici, emorroidi.
11) ACQUARIO: CLORURO DI SODIO o NATRIUM CLORATUM, ossia il comune sale da cucina, in grado di regolare la distribuzione ed il livello dei liquidi corporei, utile per ritenzione idrica ed eccessiva perdita di liquidi, come in caso di diarrea o vomito. Da accostare assunzione di vitamina C, ad esempio con molti agrumi, per rischio emorragie da fragilità capillare. Bere molta acqua.
12) PESCI: FOSFATO DI FERRO o FERRUM PHOSPHORICUM, utile per infezioni o infiammazioni allo stadio iniziale, stati febbrili, scottature lievi, ferite aperte, graffi (lattuga, fragole, cetrioli, mandorle, noci, uva passa, spinaci, fagioli). Da accostare assunzione di iodio organico (pesce e frutti di mare) per mantenere la pelle idratata e morbida. Limitare molto il consumo di zuccheri.

Per contattare l’autrice

https://www.facebook.com/astrostefana/

Non m’interessa quanto sei spirituale

Febbraio 17, 2020 on 6:30 am | In Affinita' d'anima, Astri, Corpo-Spirito, Emozioni, Evoluzione, Olistico, Spirito-Corpo, Voglia di cambiare
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di Taylor Rose Godfrey

“Non m’interessa quanto sei spirituale, o per quanto tempo riesci a resistere in una Capanna del Sudore, o quanti viaggi sciamanici hai fatto con il peyote uscendo fuori di testa o quanto bene riesci a tenere la Posizione del Corvo .
Davvero.
Non mi interessa.
E non mi importa quali Pianeti cadono in quali Case nella tua carta natale o quanti cristalli possiedi o quanto è vegana la tua dieta.
Voglio sapere quanta umanità possiedi.
Sai sederti, nonostante il disagio, accanto a chi sta morendo?
Sai stare con il tuo dolore o il mio, senza cercare di dare consigli o trovare una soluzione immediata o di trattenerlo?
Voglio sapere se hai il coraggio di mostrarti e di farti vedere per chi sei veramente, al di là di quanto tu possa essere illuminato, allineato con i tuoi chakra o completo.
Riesci a mantenere uno spazio amorevole per la persona che ami mentre curi le tue stesse ferite, senza sforzarti?
Non ha nessun potere di seduzione su di me il numero dei training online che hai collezionato o se vivi nel deserto o in una capanna di tronchi o se conosci alla perfezione l’arte del Tantra.
Ciò che mi emoziona sono le mani che agiscono e piantano radici.
Mi emoziona il fatto che tu riesca a fare quella telefonata, a salire su quell’aereo, ad amare i tuoi figli e a dare da mangiare alla tua famiglia, nonostante tutta la stanchezza.
Non mi interessa quanto tu sappia ascendere alla Quinta Dimensione, viaggiare in astrale o fare sesso fuori dal corpo. Voglio vedere con quanta bellezza ti integri nella realtà ordinaria con la tua magia unica, quanta gratitudine e bellezza riesci a trovare in ciò che ti circonda e quanto sai essere presente nelle tue relazioni.
Voglio sapere che sai esserci e prenderti cura sia delle cose difficili che di quelle sante su questa Terra meravigliosamente disordinata.
Voglio vedere che sai essere sincero, radicato e compassionevole e allo stesso tempo fiero del tuo potere, della tua passione e del tuo magnetismo.
Voglio sapere se anche durante i tuoi successi, sai fare un passo indietro ed essere abbastanza umile da tornare studente.
Ciò che è bello, sexy e autentico per me è la tua capacità di gioire e celebrare i successi degli altri, al di là della tua grandezza.
Ciò che è veramente seducente è quanta capacità di dare possiedi dopo esser diventato pieno di te.
Ciò che è veramente prezioso è quanto tu ti stia impegnando per diventare un essere umano migliore in un mondo che sta in bilico sul materialismo spirituale e usa la scusa della “libertà” per evitare ogni responsabilità.
Alla fine di tutto, non mi interessa quanto sei coraggioso, quanto sei produttivo, quanto famoso o quanto illuminato.
Alla fine, voglio sapere che sei stato gentile, che sei stato autentico.
Voglio sapere che di tanto in tanto puoi scendere dal tuo piedistallo per baciare la terra e lasciare che i tuoi capelli si sporchino e che i tuoi piedi sguazzino nel fango per unirti alla danza di tutti noi.”

Chakra: campi ordinatori di energie planetarie

Maggio 2, 2019 on 4:07 pm | In Affinita' d'anima, Amici, Astrologia, Astropsicologia, Corpo-Spirito, Olistico, Spirito-Corpo, Voglia di cambiare
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Rosanna Bianchini striges7@yahoo.it

Conferenza tenuta presso l’associazione Jaya di Perugia il 25.02.2007

Circa un anno fa per caso mi è capitato tra le mani un

libro di Roberto Zamperini “Anatomia sottile per i

tipi della Macro edizioni; anche se l’argomento non mi

interessava più di tanto, data la mia notoria bulimica

smania di lettura, ho cominciato a sfogliarlo prima e

poi a studiarlo attentamente e dell’autore ho anche

acquistato le altre opere ed ho frequentato un

seminario di introduzione alle energie sottili; da

questa esperienza esce rafforzata la mia convinzione

di astrologa che il caso non esiste e nasce il

contenuto di questo articolo integrato, comunque,

oltre che con la mia formazione astrologica, anche con

l’esperienza più che ventennale di lavoro sul corpo,

con la pratica delle arti marziali e dello yoga.

Nel momento in cui l’ovulo si unisce allo spermatozoo

nasce la nostra storia, storia che nel grafico del

tema natale si legge nell’analisi della casa VIII; a

livello genetico il patrimonio di due cellule

portatrici di Dna si uniscono in maniera però non

uguale; il codice genetico della nuova cellula è la

fusione dei due codici genetici genitoriali, ma il Dna

mitocondriale viene sempre e comunque passato

dall’ovulo materno, è matrilineare e questo a livello

simbolico già ci dice come il rapporto con nostra

madre sia più profondo, sia Luna, quindi di fusione

empatica.

A livello energetico ogni cellula è un chakra inteso

con questo termine un campo ordinatore di energia che

presiede alla vita della cellula, dell’organo, della

funzione fisica, quindi quando l’ovulo e lo

spermatozoo si uniscono, si uniscono anche due campi

energetici che danno origine ad una nuova cellula, un

nuovo campo e dal quel momento parte la storia,

l’esperienza dell’individuo; da quel momento nasce un

programma energetico che può durare come esperienza di

vita terrena anche poco tempo, nel caso di aborto o

molto tempo per una persona longeva, ma che comunque a

livello energetico è eterno: l’evoluzione della terra

intesa come Gaia è la somma delle esperienze che tutti

gli esseri, da quelli minerali ai vegetali agli

animali fanno e ogni vita che nasce modifica il tutto

e porta il suo contributo all’evoluzione di Gaia.

Dall’analisi della casa VIII, il segno in cui si

trova, il suo governatore, dai pianeti in essa

contenuti e dai loro aspetti possiamo decifrare il

nostro campo ordinatore profondo, quello che ha

origine sia dal patrimonio genetico dei nostri avi che

dalle loro esperienze di vita, ma anche dalle nostre

pregresse esperienze; penso che oltre agli indicatori

classici delle vite- passate, nodi lunari in primis

poi Saturno, Luna e Luna nera, la casa VIII compendi e

integri tutto il canovaccio del cielo di nascita nella

visuale della lettura karmica.

Con lo sviluppo fisico della nuova cellula, lo zigote,

comincia anche lo sviluppo energetico e già al quinto

mese di gravidanza il circuito energetico è quasi

completamente formato; alla nascita è formato così

come sono attivi i sette chakra corporei che la

tradizione indiana ci ha tramandato; chakra significa

ruota o vortice inteso come collettore di energia;

attraverso di essi c’è un continuo interscambio di

energia con il cosmo e con l’energia tellurica di Gaia

che a sua volta fa parte del cosmo; possiamo

visualizzare i chakra come una pompa energetica che si

ricarica di energia ed espelle quella di scarto,

quella negativa; i problemi nascono, sia a livello

fisico che a livello psicologico, quando queste pompe

non funzionano più bene, quando sono intasate dalle

energie sporche dovute a uno stile di vita non sano,

ma anche ai campi energetici problematici creati dalla

nostra psiche e da quelli delle persone con cui

veniamo in contatto dalle esperienze che noi facciamo

che si possono leggere attraversi i transiti

planetari.

Questi chakra sono posizionati lungo l’asse centrale

del corpo, dalla zona perineale , primo chakra, alla

sommità del capo, settimo chakra e già il numero sette

li lega ai sette pianeti della tradizione astrologica;

l’attribuzione al chakra di un pianeta o di un altro è

oggetto di controversie anche nell’astrologia indù a

seconda delle varie scuole; le attribuzioni che

seguono sono quelle che mi sono sembrate più logiche

in relazione alle funzioni psicologiche dei chahra e

all’elemento che la tradizione indiana associa ad ogni

chakra.

Tutte le tradizioni esoteriche parlano di corpi di

energia sottile oltre al corpo fisico ed ancora la

tradizione ne conta sette; anche questi corpi sono

coordinati da centri ordinatori; ce ne sono sette che

partono dal settimo chakra e ci connettono all’energia

del cosmo e mi piace pensare che questi sette centri

ordinatori di energia ci connettano alla nostra stella

secondo la tradizione medievale risalente

all’astrologia araba che indica ogni individuo legato

alla sua stella nel cielo delle stelle fisse; ce ne

sono altri sette che partono dal primo chakra e ci

uniscono al cuore pulsante di Gaia, al centro della

terra ed al suo campo energetico e ipotizzo che quando

noi ci spostiamo di parecchio dal nostro abituale

luogo di residenza, non solo veniamo in contatto con

modi di vivere, linguaggio, cucina, diversi dai

nostri, ma cambiano anche l’angolo di ricezione di

questo campo e questo potrebbe dare una spiegazione al

perché funziona lo spostamento dell’Ascendente di

Rivoluzione Solare o la rilocazione attraverso

l’astrocartografia.

I corpi sottili extra corporei cominciano a formarsi

dopo la nostra nascita; a tre anni sono attivi i primi

tre centri celesti e tellurici; la formazione è

completa a quattordici anni, momento in cui Saturno si

oppone alla sua posizione radix e questo già ci indica ALLA

quanto il signore del tempo non solo costruisca la

nostra struttura portante fisica e psicologica, ma

anche quella eterica.

Nel momento in cui noi portiamo in asse la colonna

vertebrale, automaticamente allineamo tutti i chakra

ed i centri di ricezione extra corporei e l’energia

scorre meglio, ci sentiamo meglio; un portamento

eretto è indice di stabilità psicologica e buona

salute; quando ci ripieghiamo su noi stessi, posizione

tipica delle persone con forte segnatura saturnina, o

siamo sbilanciati in avanti, tipico di Mercurio e

Urano o all’indietro, tipico di Giove, questo è già un

indicatore di problemi di circolazione energetica che

poi possono somatizzarsi a livello fisico.

I centri energetici tellurici sono indicatori delle

energie che vengono dal nostro passato ancestrale, ma

anche dalle esperienze passate; i centri celesti sono

la via che indica il nostro sviluppo futuro, oltre

questa esperienza terrena.

I chakra sono campi ordinatori di energia e ogni

chakra ha la funzione di un pianeta tradizionale;

secondo la mia visione il primo chakra è governato da

Saturno,segue la Luna, poi Marte, Venere, Mercurio,

Giove e Sole, ultimo chakra che connette al cosmo; i

centri extra corporei celesti partono dal primo

governato dal Sole per arrivare all’ultimo governato

da Saturno in contatto energetico con il freddo dello

spazio sidereo; i centri tellurici partono dal primo

governato da Saturno per arrivare al settimo governato

dal Sole in contatto con il cuore caldo, col magma di

Gaia.

Analisi astropsicologica dei chakra

Primo chakra Muladhara campo ordinatore Saturno

È posto alla base del nostro tronco, nella zona

perianeale, è il fondamento della circolazione

energetica del corpo, collegato alla terra; la

traduzione del suo nome sanscrito significa radici e

dalle radici poi si sviluppa la pianta, da esso inizia

la costruzione del corpo; ordina le funzioni

essenziali alla vita, il nutrimento, la capacità di

crescita fisica e psicologica, la capacità di porre

confini e di accrescere le sostanze materiali, il

rapporto col denaro e la prosperità; è deputato

all’auto conservazione dell’individuo, al suo diritto

di esistere e di avere.

Un funzionamento sano di questo campo ordinatore porta

salute fisica e energia; la persona è a suo agio nel

corpo e affronta con fiducia il mondo; ha un senso di

sicurezza di fondo che lo aiuta ad affrontare la vita,

sa rilassarsi e riesce a costruirsi una buona

stabilità materiale; i traumi che colpiscono questo

chakra sono quello della nascita, la mancanza di

contatto fisico con la madre, l’essere abbandonato e

trascurato fisicamente, difficoltà di nutrizione,

gravi malattie o operazioni durante l’infanzia, vivere

in un ambiente violento o subire violenza fisica.

Questi traumi portano ad essere sconnessi dal corpo,

problemi alimentari in eccesso o in difetto, paura,

ansia, poca capacità di programmare e poca disciplina,

la persona è pigra e stanca, ha paura dei cambiamenti,

può essere disorganizzata o essere estremamente rigida

nel modo di prendere la vita; a livello fisico le

disfunzioni si somatizzano a livello intestinale, con

problemi alle parti solide del corpo, alle ossa ed ai

denti e agli arti deputati al radicamento, i piedi, le

gambe, le ginocchia, la base della colonna e i glutei.

L’associazione con Saturno viene immediata; il signore

degli anelli è quello che governa il distacco e la

crescita con le proprie forze; è la struttura che ci

permette di stare in piedi, lo scheletro; è un pianeta

di Terra portato a cercare sicurezza ed accrescerla,

portato ad inserirsi nella società attraverso

l’introiezione delle sue regole che passano però dal

filtro delle proprie regole interne.

Le problematiche, le tensioni che il pianeta ha

scatenano la paura, paura di vivere prima di tutto,

paura di perdere, quindi il bisogno di accumulare, ma

anche il rischio poi comunque di vivere l’esperienza

della privazione che può essere affettiva o materiale

e questa paura deriva da deprivazioni che si sono

vissute durante l’infanzia; sarà l’insieme del tema ad

indicarci quando e perché c’è stata questa perdita che

in età adulta si traduce in una perdita di auto stima

e, come tutti i traumi porta a problemi di

compensazione per difetto o per eccesso.

Saturno è terra ed è il contatto con la materia è la

via per arrivare ad equilibrare il suo campo

energetico, passa attraverso il recupero del contatto

con il proprio corpo e le proprie radici fisiche.

Secondo chakra Swadhisthana campo ordinatore Luna

È collocato nell’addome, quattro dita sotto

l’ombelico; il suo nome significa dolcezza e la sua

funzione è quella di movimento e cambiamento; centro

delle emozioni, delle sensazioni, del piacere

sensuale, del desiderio, dei bisogni di ognuno di noi;

il suo elemento è l’Acqua e questo parla di fluidità,

di qualcosa che non ha struttura, ma liberamente

scorre, esattamente come dovrebbero scorrere gli stati

emozionali, il desiderio sessuale.

Come non associare a tutto questo la Luna? La Luna con

la sua luce riflessa, cangiante, a volte scura che ci

parla dell’ombra, delle potenzialità positive e di

tensione, nascoste nella nostra psiche e di cui noi

non abbiamo coscienza ma che proprio per questo con la

loro danza ci conducono dove vogliono loro; la Luna

pianeta della fusione e della simbiosi; per eccellenza

spinta istintiva alla sessualità nella ricerca

spasmodica di fare di due parti uno, di ricreare il

mito dell’androgino originario; la Luna, spinta

emozionale alla ricerca del piacere che la cultura

delle religioni monoteiste ha demonizzato, ha chiamato

peccato ed il blocco di questo chakra, di questa

funzione energetica scatena i sensi di colpa, le

perversioni.

Un funzionamento equilibrato di questo campo

ordinatore d’energia porta il corpo a muoversi in

maniera morbida ed aggraziata, alla capacità di vivere

il piacere senza sensi di colpa, all’intelligenza del

cuore, alla capacità di accudire se stessi e gli

altri, dona la capacità di cambiare e modificarsi,

pone sani limiti tra i bisogni propri e quelli altri;

se il pianeta è disturbato i problemi possono nascere

da abusi sessuali o emotivi, da situazioni familiari

instabili e conseguente senso d’abbandono, da un non

ascolto o repressione degli stati emotivi infantili,

da un clima familiare molto rigido in senso morale o

religioso e questo può portare ad un corpo rigido, a

non avere contatto con il proprio corpo e negarsi il

piacere, stare continuamente sulla difensiva, avere

paura del cambiamento se c’è blocco della funzione;

invece in caso di iper attivazione del chakra c’è

l’esatto opposto, la continua ricerca del piacere

sessuale, l’ossessione per il sesso e per il piacere;

emozioni che la persona non riesce a controllare, che

la travolgono; la possibilità di essere manipolati

dagli altri, la dipendenza emotiva, la capacità di

manipolare in maniera seduttiva.

A livello fisico problemi agli organi riproduttivi,

alle bile, al sistema emuntori, problemi mestruali;

tutte le problematiche legate alle sessualità;

livello di energia sottile il chakra controlla

l’attività delle gonadi ( testicoli ed ovaie).

La Luna parla di emozioni e del rapporto che noi

bambini abbiamo avuto con nostra madre e la terapia

per curare questo campo ordinatore passa dal recupero

del nostro bambino interiore, dalla nostra capacità di

entrare in contatto con lui, ascoltare i suoi bisogni

che sono i nostri bisogni e cercare di soddisfarli.

Terzo chakra Manipura campo ordinatore Marte

È collocato nella zona del plesso solare; la

traduzione del nome significa gemma luminosa, il suo

elemento è il Fuoco e la sua funzione è quella di

trasformazione ed è campo ordinatore della forza,

dell’energia vitale; spinge all’affermazione

personale, a costruire la propria identità, l’Io;

stimola l’attività, il raggiungimento del potere; è la

base della nostra autostima, della capacità di agire a

proprio vantaggio, porta l’individuo a camminare con

le proprie gambe, ad essere autonomo.

Il Fuoco di Marte brucia attraverso questo campo che

ci spinge ad avere coraggio per affrontare la vita,

per essere individui autonomi che sanno prendere

decisioni giuste; il pianeta quando è equilibrato

porta la persona ad essere affidabile, ad avere una

volontà di realizzazione; porta il carisma del leader,

calore alla persona, fiducia nei propri mezzi, il

senso del proprio potere, ma anche una buona

autodisciplina che non calpesta i diritti degli altri,

porta la capacità di accettare le sfide.

Le tensioni su Marte scatenano la vergogna, fanno

diventare la persona autoritaria, la portano a vivere

sempre in situazioni precarie, la fanno soggetta a

traumi e violenze.

Se l’energia di Marte è carente c’è debolezza, poca

energia fisica, una persona facilmente manipolabile,

incapace di portare a termine i suoi programmi, con

bassa autostima, che dà la colpa agli altri per quello

di cui si ritiene vittima, freddo a livello emotivo e

fisico; invece se il pianeta è iper stimolato ecco la

persona aggressiva, che vuole controllare e dominare

tutti, che vuole sempre avere ragione, che è soggetto

ad attacchi di collera furiosi, ostinato, con

l’ambizione del comando, molto competitivo, arrogante

ed in perenne iper attività.

A livello fisico questo chakra disturbato porta e

disordini dell’alimentazione, ulcere, problemi allo

stomaco al pancreas, al fegato, possibilità di

calcoli, diabete, problemi ai muscoli, stanchezza

cronica ed iper tensione.

La terapia per curare questo chakra passa attraverso

il radicamento ed il contatto emotivo (I e II chakra

perché mano a mano che si sale nella scala dei centri

di energia che sono un sistema chiuso ed in

equilibrio, se qualcosa non funziona al disotto del

campo preso in esame, scompensa questo); il prendere

contatto con la propria forza attraverso un esercizio

fisico molto energico, le arti marziali, ma anche gli

esercizi di controllo delle proprie reazioni corporee,

imparare la capacità di rilassare i muscoli.

Questi tre primi chakra sono le base materiale del

nostro essere al mondo; sono costituiti da elementi

visibili, Terra, Acqua e Fuoco e sono essenziali per

la nostra struttura fisica e psicologica; nasciamo

indifferenziati, ci dobbiamo separare e poi costruire

l’Io; a questo punto siamo pronti a fare il balzo

negli elementi più sottili, ma per potervi accedere in

maniera sana la base materiale dalla quale partire

deve essere solida e ben strutturata, i primi tra

campi ordinatori devono funzionare a dovere.

Quarto chakra Anahata campo ordinatore Venere

È collocato nella zona del cuore, al centro del nostro

corpo ed è lo snodo tra i centri energetici inferiori,

fisici e quelli superiori, mentali ed energetici; la

traduzione del suo nome significa non colpito;

l’elemento è l’Aria che pone in comunicazione tutto

quello che circonda, fa da ponte tra i bisogni fisici

e quelli mentali; lo scopo di questo campo ordinatore

è il raggiungimento dell’amore e dell’equilibrio nella

relazione con gli altri e con l’altro/a in

particolare, ed è una funzione diversa da quella del

secondo chakra che spinge alla fusione ed al

soddisfacimento dei bisogni sessuali ed emotivi; in

questo campo ordinatore c’è lo scambio di amore tra

due persone mature che si scelgono, strutturano il

rapporto e si lasciano libere, non dipendenti l’uno

dall’altra; è un amore che trascende i bisogni e che è

possibile quando prima di tutto l’individuo ama se

stesso, non certo con sfumature narcisistiche, ma con

la piena accettazione di sé ; con questo campo

ordinatore entriamo nel sociale, nella relazione con

gli altri che è caratteristica di tutti gli altri

chakra che seguono.

L’amore, l’equilibrio nella relazione, lo sguardo

benevole verso di sé,la relazione con l’altro,

l’intimità, la capacità di aprirsi ed accogliere, di

integrare la parte maschile e femminile della psiche

dentro di sé sono funzioni di questo campo ordinatore

che porta alla propria accettazione ed

all’accettazione degli altri.

È il diritto fondamentale di amare ed essere amati che

se è ben sviluppato porta empatia con gli altri,

altruismo, pace, compassione.

La ferita di questo chakra provoca dolore ed i traumi

vengono da situazioni di rifiuto, perdita, abbandono,

dall’essere continuamente criticati che porta

vergogna; da situazioni di violenza e sopraffazione,

da lutti, tradimenti, dal vivere in un ambiente

ostile, senza amore.

Le ferite di Venere possono portare a staccarsi dagli

altri, ad essere freddi, iper critici verso se stessi

e gli altri, senso di solitudine ed isolamento,

depressione, mancanza di empatia ed intimità, ma anche

alla possibilità di non avere confini di essere

dipendenti emotivamente dagli altri, la tendenza ad

attaccarsi, la gelosia, il sacrificio pur di

trattenere il partner.

A livello fisico le lesioni di questo chakra possono

portare problemi cardiaci, polmonari, al seno, alle

braccia, al timo, problemi circolatori, di asma,

problemi al sistema immunitario.

La cura per i problemi di questo chakra passa

attraverso l’amore e la scoperta di se stessi,

attraverso gli esercizi fisici che ci aprono

all’abbraccio degli altri, attraverso il lavoro di

psicoterapia per integrare anima ed animus.

Quinto chakra Vissudha campo ordinatore Mercurio

È collocato nella gola; la traduzione del suo nome

significa purificazione e già questo vocabolo ci parla

di un processo che lascia il piano strettamente fisico

per vibrare su toni più alti e proprio la vibrazione,

il suono sono il suo elemento; il fine di questo campo

ordinatore è la comunicazione e la creatività non

intesa in senso fisico, riproduzione, ma il senso

mentale ed è il campo ordinatore di Mercurio deputato

all’ascolto ed alla parola, ad entrare in risonanza

con tutto quello che circonda per avere gli strumenti

per creare; è la chiave del pensiero astratto.

Il mondo lo creiamo in base a come percepiamo le cose,

in base a questo campo c’è la nostra auto espressione;

un Mercurio equilibrato dona abilità nel comunicare,

creatività e la capacità di dire ed e ascoltare la

verità; l’espressione della voce è armonica e c’è un

buon senso del ritmo e tempismo.

I problemi nascono da bugie e messaggi contraddittori

ricevuti nell’infanzia, da un eccesso di senso critico

nei confronti del bambino, dal divieto di esporre le

proprie opinioni, da famiglie in cui c’è qualcosa da

nascondere, ad esempio l’alcolismo di un genitore; in

età adulta ci può essere paura di parlare o parlare in

eccesso, una voce debole o eccessivamente alta e senza

toni, meccanica, difficoltà ad esprimere a parole i

propri sentimenti, ma anche di ascoltare quelli degli

altri, timidezza ed introversione o la tendenza a

spettegolare; a livello fisico le disfunzioni di

questo campo ordinatore si somatizzano con disturbi

alla gola, alle orecchie, tensione al collo ed alla

mascella.

La cura di questo campo ordinatore passa a livello

fisico attraverso lo sblocco delle tensioni del collo,

ma soprattutto dal contatto con il proprio suono, con

la voce, dal cantare alle emissioni pure e semplici di

vocalizzazioni, dal raccontare storie allo scrivere un

diario, dalla ricerca del contatto e comunicazione con

il proprio bambino interiore.

Sesto chakra Ajna campo ordinatore Giove

È collocato nella fronte, al centro tra le

sopracciglia; il suo nome significa percepire e

comandare; il suo elemento è la luce; è il chakra in

cui i due canali energetici, ida e pingala in

sanscrito, che scorrono attraverso i centri inferiori

intersecandosi fra loro, attorcigliandosi attorno alla

colona vertebrale che fa da asse, si uniscono per poi

canalizzare tutta l’energia del sistema sull’ultimo

chakra, il settimo; questo campo è il collettore delle

energie e delle esperienze materiali e spirituali dei

centri inferiori, il suo campo ordinatore è Giove,

pianeta che porta la funzione di comprensione

superiore e ponte fra il piano materiale e quello

spirituale.

Lo scopo di questo campo è quello di riconoscere gli

schemi attraverso i quali si percepiscono le cose e

renderli coscienti; la vista superiore, l’immagine,

l’intuizione, l’introspezione, i sogni e la visione

sono sotto il campo ordinatore di Giove che spinge ad

una maggiore consapevolezza, alla riflessione su se

stessi; con questo campo ordinatore possiamo stabilire

la nostra identità personale attraverso la nostra

capacità di percepire i modelli comportamentali.

Una funzione sana di questo chakra porta intuito e

capacità percettive, potere immaginativo, buona

memoria, capacità di ricordare i sogni e capire i loro

messaggi, capacità di pensare per simboli e

visualizzare

Una funzione distorta di questo campo porta

all’illusione e i problemi hanno origine nell’infanzia

in una percezione delle cose che non era congrua a

quello che ci veniva detto; a traumi ambientali che

hanno bloccato la fantasia ed il sogno ad occhi

aperti; i problemi in età adulta possono portare a

mancanza di sensibilità, memoria carente, difficoltà a

vedere un futuro diverso da quello in cui si vive,

difficoltà a ricordare i sogni, vedere solo una via di

risoluzione dei problemi, ma anche allucinazioni,

illusioni, ossessioni, difficoltà di concentrazione ed

incubi.

A livello fisico l’energia distorta di questo campo si

somatizza con mal di testa e problemi alla vista.

La possibilità di sanare questo campo energetico passa

attraverso la creazione artistica, la meditazione, la

psicoterapia, la terapia del disegno e del colore, il

lavoro sulla memoria e le tecniche di regressione alla

vite passate, il lavoro sui sogni e l’ipnosi.

Settimo Chakra Sahasrara campo ordinatore del Sole

È situato alla sommità del capo; è il centro che

collega il nostro essere all’energia dell’universo, al

campo ordinatore universale ed il suo elemento è il

pensiero.

Sahasrara significa mille, è il loto dai mille petali

che accoglie l’energia dell’intero universo, ma che ha

radici nella fisicità della terra, nel primo chakra

collegato a Madre Terra, si unisce a Padre Sole, ma i

suoi mille petali ricadono verso il basso in modo da

riversare l’energia dei campi ordinatori superiori su

quelli inferiori, di nutrire il corpo.

Il Sole è il pianeta ordinatore di questo campo che

porta la realizzazione del Sé, del progetto della

nostra vita, la ricerca di unione con l’universo che

però non è un annullamento in esso, ma una fusione

della propria identità con il tutto; c’è la coscienza

del proprio essere, dello scopo della propria vita ed

a questo punto c’è il superamento della barriera del

finito per entrare in comunione con il tutto.

Lo scopo di questo campo ordinatore è quello di avere

comprensione dell’esperienza di vita, una comprensione

superiore che percepisce il progetto che c’è dietro la

quotidianità che in questo modo diventa una via di

accesso al sacro, alla trascendenza da essa; c’è

l’unione con il divino, la visione superiore delle

cose; il suo compito è l’assimilazione della

conoscenza, lo sviluppo della saggezza, la capacità di

illuminare tutte le nostre esperienze dando loro un

senso.

Una distorsione di questo campo porta attaccamento

agli schemi che precludono l’apertura della coscienza

e questo è dovuto ad un’educazione che blocca la

curiosità, ad un insegnamento negato, ad imposizioni

religiose coatte, all’obbedienza coatta, così come a

informazioni distorte della realtà avute durante

l’infanzia; i problemi possono portare blocchi a

percepire il lato spirituale della vita, un pensiero

rigido, apatia, difficoltà di apprendimento, ma anche

una iper intellettualizzazione o confusione,

ossessione spirituale, dissociazione dal corpo.

A livello fisico i problemi si possono somatizzare in

mal di testa, amnesie, tumori al cervello, distorsioni

cognitive.

Vivere la funzione solare in modo sano dona la

capacità di percepire il mondo attorno a noi, le sue

informazioni, assimilarle, dona l’apertura mentale

capace di mettere in discussione gli schemi coatti,

porta saggezza e capacità di connettersi con il campo

energetico informatore di tutto il cosmo, con il campo

spirituale e da esso ricavare la visione del senso

dell’esperienza di vita.

La cura per sanare questo campo ordinatore passa dalla

capacità di riunire il corpo con le emozioni, di

riconnettersi al lato spirituale della vita attraverso

la meditazione o discipline spirituali, attraverso lo

yoga e la psicoterapia.

Bibliografia

Roberto Zamperini Energie sottili Macro ed.

“ “ Anatomia sottile Macro ed

“ “ Fisiologia sottile Macro ed

“ “ La cellula madre Macro ed

Anodea Judith Il libro dei chakra Neri Pozza

M.Margaretha Mijnlieff Chakra Xenia ed

Johannes Walter Far esperienza con i chakra Macro ed

Ruth White Chakra Sonzogno ed

Rodney Collin Le influenze celesti Mediterranee ed

A. Tadd Mann L’arte rotonda Gremese ed

Quando qualcuno ti irrita

Gennaio 18, 2019 on 5:25 pm | In Corpo-Spirito, Donne, Emozioni, Evoluzione, Olistico, Pensieri, Spirito-Corpo
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Andiamo direttamente al punto cruciale della questione.
Quando qualcuno ci irrita, è probabilmente perché:
1) Vediamo in lui una parte di noi stessi che non ci piace. Rifiutiamo di vedere quella qualità in noi stessi e quindi non desideriamo vederla nemmeno in un altro;
2) Il modo in cui ci maltratta rispecchia perfettamente il modo in cui maltrattiamo noi stessi al nostro interno;
3) Questa persona può ricordarci qualche problema con cui siamo ancora collegati: qualcuno con cui è rimasto un “sospeso” e una situazione non risolta, qualche “limitazione” con la quale non siamo riusciti a riconciliarci;
4) Non ci permette di distorcere la verità come facciamo di solito, con questa persona non riusciamo a “raccontarcela” e non si presta al nostro gioco, non sostiene le nostre illusioni preferite e non vuole ignorare ciò che è palese;
5) Ci mostra cosa possiamo diventare in futuro e come possiamo farlo, ma non ci sentiamo pronti per fare questo salto, quindi preferiamo denigrarla con la speranza di tirarla giù e riportarla al nostro livello.
Le persone e gli avvenimenti che generiamo nella nostra vita sono come uno specchio che ci mostra le parti più importanti della nostra opportunità evolutiva sulla terra. Specchio non vuol dire che tutti quelli che incontriamo sono uguali a noi, ma che le altre persone richiamano l’attenzione su qualcosa che si trova al nostro interno.
Molti di quelli che hanno sentito parlare della Legge dello Specchio intuiscono che potrebbe essere vero, ma dopo pochi tentativi smettono di utilizzarlo perché non riescono a cogliere i nessi che si presentano nella loro vita. A volte sembra funzionare, altre invece no.
Lo specchio non si limita a riflettere ciò che siamo precisamente, ma ci mostra molto di più. Grazie a ciò che accade fuori noi possiamo scorgere la Verità su alcuni nostri processi interni.
Quando attraiamo nella nostra vita una persona con cui abbiamo molte cose in comune ci sentiamo bene e capiamo subito perché ci siamo incontrati. Le affinità ci danno una sensazione di intimità, che a sua volta generano la Sicurezza, la Protezione e la Pace, cose a cui quasi tutti anelano. In questi momenti scopriamo come siamo, notiamo nell’altro qualcosa di simile a noi, per cui proviamo Amore e Simpatia. Trattandosi di qualità che ci appartengono, l’amore che proviamo non è solo per l’altro, ma anche per noi stessi. Ci amiamo attraverso l’altro.
Quando accade diversamente, qualunque sia la situazione che ci disturba, possiamo volgere a nostro vantaggio la circostanza e non sprecarla. Possiamo cercare di capire innanzitutto quale, tra i cinque motivi sopra elencati, è quello che più ci risuona nel fastidio che proviamo per l’altro. Iniziamo a cercare quale paura sepolta, o quale dolore nascosto, o quale rabbia repressa siano stati riattivati e portati in superficie grazie a questo incontro. Cerchiamo di non sprecare subito l’occasione guardando fuori e dando colpe all’esterno. Possiamo imparare a crescere grazie a questa situazione. Altrimenti la Vita deve prendersi la briga di ricreare nuovamente la stessa situazione, per un numero infinito di volte, finché alla fine non riusciamo a capire il messaggio.
Quando ci rendiamo conto che qualcuno ci sta facendo soffrire, iniziamo allora ad essere grati a quella persona in quanto sta fungendo da nostro insegnante. Essendo esattamente quello che è, ha pigiato un pulsante nel nostro subconscio attivandone il processo e la guarigione. Questo non vuol dire che dobbiamo perdonare, abbassarci e umiliarci davanti coloro che fanno quello che vogliono con noi, ma semplicemente restare Coscienti e Consapevoli di quello che stiamo creando, poiché lo stiamo facendo solo ai fini della nostra Evoluzione, e questo si chiama Amore. È chiaro che è un Amore in “bassa consapevolezza” poiché usiamo la sofferenza per generare un Risveglio e unaTrasformazione (quando saremo pronti a Evolvere nella Gioia, anche questo cambierà).
Rivestendo l’altro con un ruolo da “Maestro di dolore” nei nostri confronti, possiamo fare un passo in più verso la nostra Libertà. Dobbiamo capire che nessuno può ferirci veramente attraverso ciò che dice o ciò che fa. Noi siamo già pieni di ferite, provenienti dalla nostra fanciullezza, adolescenza e ancora oltre. Abbiamo numerosi lividi sulla pelle, talvolta invisibili e quindi inconsapevoli. Quando qualcuno passa e si avvicina, ci tocca o ci abbraccia, anche quell’Amore può far male. Ma il dolore che stiamo provando non viene da quell’Amore, piuttosto dalle ferite e dai lividi che ci portiamo dietro nelle nostre relazioni. L’altro è un Faro che ci indica dove dobbiamo portare la nostra coscienza per migliorare, per andare avanti, per essere ancora più liberi. Siamo sempre legittimati a lasciar andare qualcuno, soprattutto quando sentiamo che la soglia del dolore ha superato il tetto massimo.
La relazione con l’altro è un territorio molto delicato perché andiamo incontro alle persone riempiendoci di aspettative. Siamo incapaci di vivere uno stato di Libertà anticipata dall’altro. Niente può fare un’altra persona per noi se siamo ancora incapaci di generare una Felicità e una Gioia che prescindano da qualsiasi relazione. Chi non vuole capire questo passaggio sarà tutta la vita un mendicante d’Amore.
L’altro non ci darà la Felicità che stiamo aspettando da sempre, semplicemente perché la Felicità, per natura, nasce da dentro e non da fuori. L’altro non è il carnefice e il responsabile delle nostre sofferenze, perché esso sta solo risvegliando, con il suo atteggiamento, qualcosa che è già sepolto al nostro interno e che chiede di essere guarito.
I nostri traumi e le nostre sofferenze relazionali sono atavici, sono karmici, sono molto antichi. Abbiamo tanto da tirare fuori, non sprechiamo più le preziose occasioni spegnendo il fuoco della nostra consapevolezza e generando le dinamiche “Vittima e Carnefice”. Ognuno è carnefice e vittima di se stesso, è una legge universale.
Facciamo risplendere la Luce dell’Anima che siamo e integriamo, attraverso l’Amore, ogni parte di noi stessi che non ci piace nel nostro Cuore. Iniziamo poi a trasformare questa parte in nuova Consapevolezza. Lasciamo andare con Gioia chi ci ha permesso di fare questo salto Evolutivo, e facciamolo con gratitudine e con molto rispetto. Non esiste ricetta migliore di questa.

Andrea Zurlini
Fonte: http://www.crescitaspirituale.it/2015/03/quando-qualcuno-ci-irrita-vuol-dire-che/
 

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