Plutone Sagittario e le sincronicità disinformative

Plutone Sagittario e le sincronicità disinformative

Plutone Sagittario e le sincronicità disinformative

Pubblicato su Ricerca ’90 numero 70 aprile 2007
di Mariagrazia Pelaia

Negli ultimi giorni mi è apparso lampante quanto il chiacchiericcio delle notizie di scarso peso copra ormai con un ossessivo rumore di fondo quelle di “importanza vitale”.
Nel corso di una sola giornata (25 gennaio 2007) ho avuto duplice conferma di quella che da tempo è una mia diffusa sensazione: la libertà di informazione si confonde ormai con l’arbitrio della disinformazione.
Al mattino ho sentito il commentatore di “Radio3 Mondo” in collegamento con Nairobi (Kenya) in occasione del Social Forum (per la prima volta tenutosi nel continente africano e quindi un evento da prima pagina), notare che la stampa italiana non aveva dato molto rilievo alla cosa. Alla sera sfoglio “L’ Espresso” (n° 3, 25 gennaio 2007) e mi accorgo che delle 162 pagine della rivista ce ne sono solo quattro in tutto che davvero danno informazioni vere e necessarie, che avrebbero richiesto ben altro spazio, magari tutto quello del giornale: la pagina de “L’antitaliano” di Giorgio Bocca che ci descrive i nuovi ricchi (fra cui molti italiani) che si spartiscono il pianeta, come lui li definisce “i ricchi senza meriti e senza controlli, senza tradizioni e senza responsabilità”, “una rivoluzione plutocratica, un trionfo di Mammona, un avvento di Cresocrazia senza limiti e senza correzioni legali, sociali, etiche”. E giù a descrivere gli orrori di una classe di arruffoni e truffatori che facendo gruppo riesce a sopravvivere a tutti gli scandali e ai tentativi di arginamento giudiziario della loro vile businessmania fine a se stessa. E a prospettare che le scelte da cui dipenderà la sopravvivenza del pianeta spetterà a questa classe di individui senza grande intelligenza e coscienza, ma con le tasche ben imbottite di carte di credito…

Questo comunque ormai lo sappiamo, anche se facciamo finta di non saperlo… dunque, è bene che qualcuno di tanto in tanto ce lo ricordi, eppure è una notizia grave quanto l’annuncio dell’inizio di una guerra su scala regionale.
E poi l’altra notizia fondamentale occupa tre pagine: Rivoluzione vegetariana di Jeremy Rifkin, che ci annuncia con toni da scoop di aver scoperto il segreto di Pulcinella, cioè una realtà che è sotto gli occhi di tutti e quindi di nessuno, nelle pagine di un rapporto FAO. In particolare, fra i dati riguardanti alimentazione e agricoltura nel mondo ci fa notare che il 18% dei gas serra sono prodotti dal bestiame: questi producono il 9% dell’anidride carbonica, il 65% del protossido d’azoto (300 volte più micidiale del biossido di carbonio) e il 37% del metano. La FAO suggerisce come soluzione quella di intervenire sulla sostenibilità dei sistemi di allevamento… Facendo poi altri calcoli e considerazioni sulle terre sottratte all’agricoltura umana, sulle foreste disboscate per avere questi terreni eccetera, Rifkin giunge a una considerazione spaventosa: “L’inefficienza e lo spreco derivanti da una dieta a base di carne sono molto peggio degli analoghi inconvenienti dovuti all’uso di automobili che bruciano una gran quantità di carburante”. Il che significa che le politiche intese a limitare l’uso dell’automobile saranno di scarso impatto se continuiamo a strafogarci di bistecche, salsicce e insaccati. I sindaci dovrebbero avviare un calendario di domeniche senza automobile, ma anche senza arrosto e ragù… Ma dubito che mai lo faranno, dato che il loro pensiero assillante è quello dell’appuntamento elettorale…
Rifkin si chiede come mai i governi non abbiano considerato l’ipotesi di invitare i loro cittadini ad adottare la dieta vegetariana, che forse è anche più salutare… E la risposta è ovvia: il business dell’allevamento occupa il 40 per cento del bilancio dell’agricoltura a livello mondiale…
La cosa spaventosa è che quando si denunciano queste realtà tremende e apocalittiche, la stampa non ne prende atto, per esempio quanti giornali dedicano qualche riga alle agghiaccianti inchieste di “Report”, unica voce attiva nel deserto dell’informazione? In particolare sono rimasta scioccata l’autunno scorso quando si è dimostrato in diretta televisiva che l’attacco alle torri gemelle dell’11 settembre è stato favorito, scientemente o meno, dal governo americano… Scioccata anche perché astrologicamente la cosa l’avevo ipotizzata molti anni fa…1 Mettiamo anche che il servizio fosse una gigantesca montatura, come Ciro Discepolo ci ha prospettato commentando la cosa allo scorso convegno di Lavagna… Ma la cosa scandalosa è il fatto che il giorno dopo tutti i maggiori quotidiani abbiano “bucato” la notizia…
Una trasmissione della televisione di stato italiana accusa il presidente degli Stati Uniti di aver partecipato alla “messa in scena del complotto dell’11 settembre”, cioè di alto tradimento, e la notizia viene accolta dal silenzio? Se Milena Gabanelli ha sparato “cavolate”, come mai nessuno ha preso la parola anche a nome del governo italiano per prendere le distanze e chiarire la dinamica degli eventi? Se invece ha detto cose giuste e documentate, come mai nessuno si è dato da fare per andare a scavare in notizie così dirompenti dandone dei commenti? Perché non è caduto il governo degli Stati Uniti? Mistero…
Sì, per i comuni cittadini, ma almeno come astrologi possiamo provare a cercare una ragione dove ormai sembra regnare l’assoluto arbitrio della disinformazione, e la misura che il giornalismo è carta straccia la danno i compensi che spettano oggi a chi fa informazione… ormai solo poche firme riscuotono lauti assegni, il resto è tutta manovalanza co.co.co., senza speranze per il futuro e quindi molto ricattabile… È normale che la qualità dei giornalisti, sempre più sedentari e incollati al video del computer, sia ormai ai minimi storici, e ci possiamo scordare gente come Gianni Rodari, che per primo mestiere faceva l’inviato speciale e come secondo lavoro componeva sagge fiabe e filastrocche che ancora oggi sono della massima attualità, o come il nostro Ciro Discepolo a “Il Mattino” di Napoli e nel contempo uno dei più attivi astrologi ricercatori d’Italia.
Secondo me c’è lo zampino di Plutone che entrando in Sagittario dal 1995 si oppone al segno dei Gemelli, quello della comunicazione e dei mezzi di informazione. E a questo nel 2003 si è unito Urano nei Pesci, contribuendo con la quadratura ai Gemelli a creare un clima di confusione e di non realistica valutazione delle circostanze legate all’Oggi. Dunque, la manipolazione plutonica di stampo politico-finanziario nei confronti degli organi di informazione con l’opposizione si è resa spudorata, arrivando ultimamente con il quadrato uraniano a un livello inaudito. In particolare a settembre del 2006 (epoca della citata trasmissione di “Report”) Plutone era appoggiato da un trigono di Saturno in Leone e Urano da un trigono di Giove in Scorpione: per cui Plutone e Urano colpivano giù duro i Gemelli con importanti sostegni collaterali, e cioè complicità dell’establishment leonino (e abbiamo visto chi sono i nuovi ricchi del momento…) e della politica (che spesso confina con il malaffare) scorpionica.
Situazione davvero non rosea, anche perché i mandanti solitamente hanno, parafrasando lo scrittore di aforismi polacco Stanislaw Lec (Pensieri spettinati), la coscienza pulita, perché non la usano…
Cosa resta all’astrologa? Soltanto scrutare un po’ avanti per capire se una svolta positiva è possibile… Forse non molto presto, ma nel 2008 con l’ingresso di Plutone in Capricorno assisteremo a una lenta ripresa del mondo giornalistico e dell’informazione, anche se Urano e Saturno in opposizione tra loro fra Vergine e Pesci daranno ancora una seccante quadratura ai Gemelli… Ma se non altro si solleverà la cappa plutonica e i nodi diventeranno più visibili ai pettini, soprattutto a quello in osso di Saturno… Nel 2009 con l’ingresso di Saturno in Bilancia e Giove in Aquario riusciremo forse a leggere senza disgusto un quotidiano e a vedere un telegiornale senza essere assordati dal chiacchiericcio di fondo, che nella società della dominanza in cui viviamo è solitamente quello della cronaca nera o delle notizie d’appendice calcistiche: sbatti il mostro o il goal in prima pagina e dormi sonni tranquilli nelle ovattate camere del potere…

NOTE:
Scrivevo in Zodiac List il 7 ottobre 2001, indirizzando a Massimo Fornicoli:
Caro Maxfor
La tua estrapolazione dell’asse Ariete-Bilancia nei transiti dei giorni dell’attentato alle Twin Towers mi trova molto d’accordo. La tua lettura trova un aggancio con l’asse AS/DS del tema delle esplosioni.
E cioè l’ascendente Bilancia (con immediato aggancio di Ariete sul discendente) è la tela su cui si muove l’origine della crisi americana e dell’eventuale conflitto planetario: dominanza Ariete/Altri VII casa, gli americani vedono il Nemico tale e identificano il loro Io con la partnership/Bilancia che deve fare giustizia (giustizia infinita…), ma la prima casa prosegue in Scorpione… Con questa lettura l’AS Bilancia diventa meno strano.
Tuttavia il tema delle esplosioni ci informa su come New York-America considera se stessa, perché credo che la lettura dei temi è sempre soggettiva anche se riguarda un’entità geografica.
Se invece si analizzano i transiti di per sé, allora vediamo che Plutone nei gradi del Sagittario, segno corrispondente agli USA, sta facendo da tempo a quel paese una massiccia iniezione di smania della dominanza. Scatta quindi la reazione saturnina (e in precedenza gioviana) gemellare, di marca sempre plutonica, non di sostenitori della partnership che vogliono fare giustizia, ma di rivali plutonici (islamici) più giovani (Gemelli – nuovi, dal punto di vista dell’esercizio del potere a livello planetario) che vogliono acquistare autorità. È quindi una classica lotta per la conquista del potere quella a cui stiamo assistendo, e non cavalieri della partnership che ci difendono dalla dominanza terroristica… Non escludo che Bin Laden sia uno schermo dietro al quale si nascondono i signori della Guerra, fra i quali sicuramente anche la potente lobby dei produttori di armi americana.

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