Quando le coccole fanno la differenza – Intervista al Prof. Enzo Soresi

Quando le coccole fanno la differenza – Intervista al Prof. Enzo Soresi

 

È la mente che dirige il corpo verso la salute o la malattia.(Antifonte, filosofo greco del V sec. A.C.)
Curiosità intellettuale, esercizio fisico e tante coccole, questa la ricetta per godere sempre di buona salute. Non è l’ultima provocazione new age, ma una delle tesi affascinanti del Professor Enzo Soresi, che potete incontrare nel suo appassionante libro Il cervello anarchico.

Professor Soresi, cosa intende per cervello anarchico?
Per tutto il periodo della sua vita fetale il cervello sviluppa con l’organismo a cui appartiene una relazione fisiologicamente armonica, che si instaura attraverso un “network” di comunicazioni tra il sistema nervoso centrale, il sistema immunitario e i diversi organi e apparati. Al momento della nascita però, l’impatto con le esperienze individuali e i fattori ambientali ne condizionano l’assetto definitivo, e possono creare forti squilibri a livello psico-neuro-endocrino. I problemi nascono soprattutto quando la presa in carico materna non è adeguata, e la situazione si aggrava se la vita che successivamente affrontiamo è troppo stressante.

Qual è l’influenza del rapporto madre-figlio sullo stato di salute?
Per farle un esempio, recenti scoperte hanno confermato che molti bambini cresciuti in orfanatrofio hanno sviluppato danni biologici cerebrali e organici dovuti proprio alla mancanza del rapporto materno. Se consideriamo che le strutture cerebrali si definiscono dopo la nascita nei primi 3 anni di vita, possiamo capire quanto sia importante un rapporto di amore e tenerezza tra madre e figlio. Potete ben immaginare come sia al contrario problematico lo sviluppo di un bambino la cui madre soffre di ansia e depressione o addirittura, come può accadere in rari casi, rifiuti la maternità.

E le coccole?
È recente la scoperta che le carezze, seguendo particolari vie nervose di superficie, raggiungono le strutture limbiche cerebrali responsabili delle nostre azioni, attivandole. Non a caso, da anni gli Svizzeri si sono specializzati nell’invio a domicilio di fisioterapiste esperte nel massaggio neonatale, allo scopo di potenziare lo sviluppo delle emozioni. Infatti, se è vero che “non esiste atto razionale che possa prescindere da un impulso emozionale”, diventa molto importante costruire fin dalla vita fetale un solido terreno emozionale.

Perché nel suo libro parla di “scatola nera” del nostro cervello?
Anche se non siamo consapevoli di tutto ciò che avviene nei primi tre anni di vita, il nostro cervello possiede una “memoria implicita” che potremmo definire simile ad una scatola nera, a cui noi non riusciamo ad accedere ma che spesso ci guida nel nostro agire. Ecco perché dai disagi psichici infantili possiamo sviluppare determinate patologie nell’età adulta, avere comportamenti incontrollabili e inspiegabili o semplicemente sentire impulsi creativi che aiutano ad emergere nel mondo dell’arte o della letteratura, così come ha chiaramente espresso Emile Cioran, per il quale lo scrivere era una vera e propria necessità terapeutica.

Anche lo stress è considerato pericoloso?
Una lieve condizione di stress è considerata necessaria all’attività umana. Ma quando viene superata una determinata soglia che è caratteristica di ognuno di noi, possono insorgere problemi che vanno dalle banali infiammazioni articolari a malattie più serie dovute alla caduta delle difese immunitarie, indotte dal bombardamento di “citochine cattive” prodotte dai neuroni sotto stress.

In conclusione, cosa ci suggerisce di fare per rimanere in buona salute?
È fondamentale difendersi dal disagio psichico, camminare almeno 30 minuti al giorno a passo veloce, fare il pieno di antiossidanti, cioè frutta e verdura (in particolare di tutto ciò che la natura ci offre di rosso compreso il vino), ed essere curiosi verso le novità in campo letterario e artistico. In questo modo il cervello attiva nuovi neuroni e libera sostanze in grado di influenzare positivamente il sistema immunitario.

Tratto da:
http://www.hod.it/articolo/118/quando-le-coccole-fanno-la-differenza-intervista-al-prof-enzo-soresi.html

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